Non si può parlare solo di svincolo autostradale: l’opera realizzata è sì questo, ma è anche il compimento di una trasformazione trasportistica e urbanistica. È (forse) l’unica risposta a una molteplicità di esigenze e urgenze. È una soluzione (possibile) alla impossibile coesistenza tra funzioni tra loro incompatibili adiacenti a luoghi non-luoghi: la Tangenziale Est di Milano (traffico medio giornaliero di 200.000 veicoli), l’asse di penetrazione Cassanese-via Rombon (45.000 veicoli), il plesso scolastico del Sacro Cuore, l’ex insediamento industriale farmaceutico Bracco, il Cimitero di Lambrate, il Quartiere residenziale Feltre, l’azienda florovivaistica Galbiati, il fiume Lambro.
Tra le esigenze e urgenze, spiccano il potenziamento e messa a norma dello svincolo e della tangenziale, la riqualifica ed estensione della viabilità comunale, la creazione di un asse ciclopedonale sulla direttrice Rombon-Cassanese, il miglioramento dell’accessibilità degli utenti, l’inserimento di aree verdi, riqualifica degli ambiti degradati al di sotto del Viadotto dei Parchi e nelle aree adiacenti il fiume Lambro ed, infine, la mitigazione dell’impatto dell’intervento stesso.
Il risultato sta nella sintesi operata dal progetto tra le istanze funzionali, ambientali, architettoniche e strutturali.
Forse non il migliore dei mondi possibili, ma certamente un esempio di come tutto possa convivere e risultare funzionale e vivibile, anche nelle situazioni più difficili e degradate.
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