Progettare un sito industriale in centro abitato e per di più nel contesto delle colline del Prosecco, impone un approccio progettuale di grande delicatezza e l’impiego di strategie di mitigazione fuori dall’ordinario. E’ con questo spirito che nasce il progetto della nuova sede produttiva delle cantine Mionetto: con la volontà di inserirsi nel paesaggio come fosse nient’altro che parte di esso.
L’ampliamento delle cantine Mionetto prende le mosse dalla necessità di rendere organico e funzionale un sito estremamente frammentato planimetricamente e altimetricamente. Tale situazione, apparentemente negativa, diventa punto di forza per sviluppare non un semplice edificio ma un “sistema territoriale”, che integri armoniosamente le peculiarità ambientali del paesaggio circostante con gli aspetti tecnico funzionali della produzione e le esigenze di marketing e comunicazione. Il progetto vuole instaurare un fitto e intimo dialogo con la natura della collina e della campagna utilizzando il verde vegetale come vero e proprio materiale di costruzione, cercando di affrontare la progettazione dell’impianto produttivo come se si trattasse di un “Paesaggio” che possa convivere armoniosamente con il panorama delicato e fragile dell’ambiente collinare di Valdobbiadene.
L’insolita scelta, apparentemente controproducente, di collocare la sede produttiva all’interno del tessuto urbano di Valdobbiadene risponde, in realtà, alla precisa volontà della proprietà di dare continuità alla storia aziendale (proprio qui è nata la cantina Mionetto nel 1887) e di far vivere la cantina come parte integrante della comunità Valdobbiadenese di cui rappresenta una delle eccellenze nel mondo.
L’individuazione delle principali direttrici che governavano il sito ha generato le linee guida per lo sviluppo del progetto architettonico.
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